2010/2011
La Stagione 2010

Rita Marcotulli & Friends
“Us and Them” Omaggio ai Pink Floyd
Visioninmusica affida l’apertura ad “Us and Them – Omaggio ai Pink Floyd”. Rita Marcotulli interpreta il suo personale “best of” pinkfloydiano, dalle prime pagine psichedeliche, ai pezzi ormai consacrati come classici del rock degli anni ’70, ’80 e ’90.

Enzo Decaro
“Il gabbiano Jonathan Livingstone”
Enzo Decaro, con il sassofonista Thierry Valentini, creatore di suggestive ambientazioni sonore, recita “Il Gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach.

Roberto Gatto & Friends
“Progressivamente:
omaggio al Rock Progressive”
Per il terzo spettacolo Visioninmusica ha individuato un progetto che sintetizza altri due mondi musicali distanti: Roberto Gatto e la sua band celebrano il rock progressive con un concerto dall’emblematico titolo “Progressivamente”.

Aca Seca Trio
“La musica y la Palabra”
Gli Aca Seca Trio rappresentano una delle ultime evoluzioni della musica in Argentina. La peculiarità di questo trio – chitarra, piano, percussioni – è di essere costituito da tre strumentisti allo stesso tempo cantanti.

Trilok Gurtu & Arkè String 4tet
“Arkeology”
n una stagione all’insegna dei contrasti, il quarto appuntamento – un’altra esclusiva regionale di Visioninmusica 2010 – vede protagonisti il percussionista indiano Trilok Gurtu insieme all’Arkè String Quartet. Il concerto, dal titolo “Arkeology”, è una particolarissima performance che ha riscosso un grande successo internazionale: dal Muziekcentrum Frits Philips di Eindhoven alla Queen Elisabeth Hall di Londra.

Carlo Fava
“Neve”
Carlo Fava ha interrotto il suo silenzio discografico con “Neve” un disco che traccia il suo nuovo percorso artistico fra canzone d’autore e musica classica, tra ispirazione letteraria e nuove soluzioni compositive.

Elio e i futuristi del futuro
“Fu…Turisti”
Il gran finale della stagione è affidato a Elio (di Elio e le storie tese) in scena con lo spettacolo “Fu… turisti”. In occasione del centenario della nascita del Futurismo, appena celebrato, Elio si cimenta da far suo con un’esilarante e irriverente riscoperta della suddetta corrente artistica, tra canzoni originali, reperti d’epoca, sketch e letture semiserie.