MERCOLEDì
07 GIUGNO 2006
ore 21:30
ANFITEATRO FAUSTO –
TERNI
RITA MARCOTULLI e SILVIA ALUNNI, pianoforti, live electronics
PAOLO FRESU, tromba, flicorno, multieffetti
ANDY SHEPPARD, sassofoni
MARILYN MAZUR e BENITA HAASTRUP, percussioni
ROBERTO MASOTTI e GERARDO LAMATTINA, immagini in movimento
PIETRA E SUONO – SCULTURA E MUSICA – SCIOLA E MARCOTULLI
“Ho capito che il mio compito non era uniformare la pietra al senso umano, al contrario permettere agli uomini di ascoltare ciò che la pietra ha da dire” così Pinuccio Sciola racconta il passaggio della sua esperienza artistica alla scoperta del lirismo di un materiale apparentemente impassibile, duro, freddo, silenzioso ma nel contempo plasmabile, testimone di millenni di vita, attore di storia, incredibilmente sonoro e vibrante quale è la pietra. Nella sua opera modernità e arcaicità convivono, le sculture di basalto a diretto contatto con la terra riconducono la memoria alle origini dell’esistenza, le incisioni in esse generate liberano la voce dal profondo, come da un’anima che finalmente può esprimersi. Le sculture danno modo di avvertire il forte legame con la madre terra e di tastare sensibilmente lo spazio aereo circostante così da rendere percepibile il forte scambio di energia tra materiale e immateriale. Ed è proprio la connotazione spirituale dell’arte di Sciola uno degli aspetti che impressiona Rita Marcotulli, musicista da sempre attratta dalle altre forme d’arte, dalla cultura di altri popoli, dalle atmosfere esotiche e primordiali; di tutto ciò le sue composizioni si nutrono. L’incontro dei due ha generato Elements, uno spettacolo musicale che, nell’attraversare gli elementi della natura, fonde l’uso di più linguaggi: oltre alle stesse sculture poste in scena e suonate dalle due percussioniste, un ensemble di strumenti “tradizionali” riletti al fine di tradurre le suggestioni da esse provocate. E così come Sciola ha suggerito le voci delle Pietre non nascono dalla sola percussione ma anche dallo sfregamento e dal loro delicato accarezzamento. Per tale evento la Marcotulli crea dunque un repertorio di musica originale ispirato dal concetto primordiale di materia sonora delle Pietre; musica in parte acustica in parte trattata con suoni campionati elettronicamente dalle stesse pietre sonore, intonati e elaborati con le tastiere; musica improvvisata e musica scritta, tutto all’insegna dei linguaggi di ogni tradizione. L’esperienza sinestetica viene rafforzata dalle video proiezioni di Roberto Masotti e dalla regia di Gabriele Amadori.
MUSICISTI, ALLESTIMENTO E LOCATION
I suggestivi monoliti di Sciola saranno fisicamente protagonisti dello spettacolo messo in scena, seppur inseriti in un contesto artistico assolutamente nuovo. Le opere d’arte saranno, infatti, in parte dislocate in una sorta di percorso delineato, che conduce lo spettatore verso il luogo dell’esibizione, in parte saranno presenti proprio sulla scena per essere ‘suonate’ dal vivo. Nell’attuale stato d’elaborazione della performance, va delineandosi un organico che assembla: i pianoforti di Rita Marcotulli e Silvia Alunni (assistiti da live electronics), la tromba di Paolo Fresu, il sax di Andy Sheppard e le percussioni di Marilyn Mazur. Ensemble che nasce dalla sinergia di artisti provenienti da mondi diversi: le pianiste con esperienze di rilievo rispettivamente l’una in ambito jazz e non solo, l’altra in quello classico ma orientato al novecento e ai suoi linguaggi contemporanei, il trombettista Paolo Fresu che rappresenta già oggi la storia del jazz italiano, Andy Sheppard, sassofonista che negli ultimi anni ha frequentato situazioni sonore di ogni tipo, dalle collaborazioni con le big band di Gil Evans, George Russel e Carla Bley alle esplorazioni world con tinte indian/latinoamerican/africane, e infine la presenza della percussionista Marilyn Mazur che annovera collaborazioni con nomi di incredibile importanza quale Miles Davis oltre a riconoscimenti come compositrice e percussionista a livello mondiale. Il contributo visivo fornito dalle video proiezioni di Masotti, ispirate alla lavorazione delle Pietre, amplificherà in senso multimediale l’intera performance. Performance che incarna, come mai prima, la concezione multisensoriale degli eventi concepiti da Visioninmusica.