Ludovico Einaudi
"Una mattina"

GIOVEDì 27 GENNAIO 2005
ORE 21:30
Acquista Biglietti

GIOVEDì
27 GENNAIO 2005
ore 21:30

TEATRO VERDI –
TERNI

 

LUDOVICO EINAUDI pianoforte
MARCO DECIMO violoncello

 

In programma i brani del nuovo cd “Una Mattina”, che l’autore descrive così: “se qualcuno mi chiedesse di questo album, gli direi che è una raccolta di canzoni legate tra loro da una storia. Ma a differenza degli altri miei album non appartiene a un tempo remoto, parla di me adesso, della mia vita, delle cose che mi circondano. Del mio piano che ho soprannominato “Tagore”, dei miei figli Jessica e Leo, del tappeto kilim arancione che illumina il soggiorno, delle nuvole che passano lente come navi nel cielo, del sole che entra dalla finestra, della musica che ascolto, dei libri che leggo e di quelli che non leggo, dei miei ricordi, dei miei amici e delle persone che amo”.

LUDOVICO EINAUDI

Torinese di nascita, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, per poi perfezionarsi sotto la guida del maestro Luciano Berio. La sua musica comincia a possedere un crisma di riconoscibilità sul finire degli anni ‘80, volgendo a un linguaggio che assorbe elementi derivati dalla musica popolare. È in questo periodo che hanno inizio le collaborazioni con il teatro, il video e la danza. Tra questi, le composizioni per i balletti ‘Sul filo d’Orfeo’ (1984), ‘The wild man’ (1990) e ‘The Emperor’ (1991); ‘Time Out’ (1988), performance di teatro-danza concepita con lo scrittore Andrea De Carlo e rappresentata in Italia, Giappone e Stati Uniti dalla compagnia americana ISO Dance Theatre; ‘Salgari (Per terra e per mare)’ (1995), opera-balletto commissionata dall’Arena di Verona con testi di Emilio Salgari, Rabindranath Tagore, Charles Duke JR e presentata in prima mondiale sempre all’Arena con la coreografia di Daniel Ezralow e le scene dello statunitense Jerome Sirlin; e ‘E. A. Poe’ (1997), ‘ideale’ colonna sonora di pellicole della stagione del muto. L’album ‘Le onde’ (1996), pubblicato da Bmg Ricordi, rappresenta un momento essenziale nella sua carriera, al suo primo lavoro solista vero e proprio.
‘Stanze’ (1990) raccoglieva infatti 16 composizione a sua firma, ma l’interpretazione era stata affidata a Cecilia Chailly, pioniera dell’arpa elettrica. L’atteso seguito si concretizza nel 1999: si intitola ‘Eden Roc’ ed esce sempre su etichetta Bmg Ricordi. Sul finire del 2001 è tempo di ‘I Giorni’ (Bmg Ricordi). Una dozzina di brani per piano solo, composti appositamente per fotografare la creatività di un musicista in piena libertà espressiva, che danno vita «a una sorta di riflessione in musica e/o a un ricamo dell’anima», sulla scia di un viaggio africano. Il 2003 è caratterizzato da puntuali ‘tutto esaurito’ nelle sale teatrali dove si esibisce: in Italia come all’estero. In primis, in Gran Bretagna dove nel frattempo esce la ‘Echoes (The Einaudi Collection)’, la prima raccolta di successi dei suoi primi quattro album da solista, che supererà quota 100mila copie vendute, e dove nel 2004 è protagonista di ben otto concerti salutati con applausi a scena aperta e da critiche entusiaste. Sempre nel 2003 è la volta del doppio live ‘LaScala: Concert 03’ registrazione del concerto che si è tenuto al Teatro degli Arcimboldi di Milano: un intenso confronto fra musica da camera e musica popolare, condito delle suggestioni di tante colonne sonore di successo. Intenso e proficuo l’impegno sul fronte musiche per i film. Ludovico Einaudi comincia componendo per due pellicole di Michele Sordillo: ‘Da qualche parte in città’ (1994) e ‘Acquario’ (1996), per il quale si aggiudica la ‘Grolla d’oro’ per la miglior colonna sonora; per proseguire poi nel 1998 con ‘Treno di panna’, l’unico film di Andrea De Carlo. Nello stesso anno esce la colonna sonora di ‘Giorni dispari’ dell’esordiente Dominick Tambasco, mentre alcuni estratti da ‘Le onde’ (il brano omonimo e ‘Canzone popolare’) vengono inseriti in ‘Aprile’ di Nanni Moretti. Il 2000 è l’anno della consacrazione, oltre a ‘Un delitto impossibile’ di Antonello Grimaldi, firma le musiche originali per ‘Fuori dal mondo’ di Giuseppe Piccioni, pellicola chiamata a rappresentare l’Italia all’Oscar, per il quale ottiene nel 2002 l’ambito riconoscimento ‘Echo klassik’ in Germania. Il connubio con Piccioni si ripete l’anno successivo con ‘Luce dei miei occhi’, migliore colonna sonora agli ‘Italian music awards’ 2002. Sono di Einaudi anche le musiche per ‘Le parole di mio padre’ di Francesca Comencini e di ‘Alexandria’ di Maria Iliou, tutte e due usciti nel 2001. Il 2002 è l’anno di uscita della colonna sonora di ‘Zhivago’, film per la televisione tratto dal ‘Dottor Zivago’ di Boris Pasternak diretto da Giacomo Campiotti, prodotto nel Regno Unito e trasmesso in tutto il mondo. Ricordato che la composizione ‘La linea scura’ (da ‘Le onde’) trova spazio nella colonna sonora di ‘Fame chimica’ pellicola indipendente milanese del 1993 diretta dalla coppia di registi Paolo Vari e Antonio Bocola, all’inizio del 2004 è nei negozi la sua ultima colonna sonora: ‘Sotto falso nome’ di Roberto Andò.

Ludovico Einaudi
"Una mattina"

GIOVEDì 27 GENNAIO 2005
ORE 21:30
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GIOVEDì
27 GENNAIO 2005
ore 21:30

TEATRO VERDI –
TERNI

 

LUDOVICO EINAUDI pianoforte
MARCO DECIMO violoncello

 

In programma i brani del nuovo cd “Una Mattina”, che l’autore descrive così: “se qualcuno mi chiedesse di questo album, gli direi che è una raccolta di canzoni legate tra loro da una storia. Ma a differenza degli altri miei album non appartiene a un tempo remoto, parla di me adesso, della mia vita, delle cose che mi circondano. Del mio piano che ho soprannominato “Tagore”, dei miei figli Jessica e Leo, del tappeto kilim arancione che illumina il soggiorno, delle nuvole che passano lente come navi nel cielo, del sole che entra dalla finestra, della musica che ascolto, dei libri che leggo e di quelli che non leggo, dei miei ricordi, dei miei amici e delle persone che amo”.

LUDOVICO EINAUDI

Torinese di nascita, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, per poi perfezionarsi sotto la guida del maestro Luciano Berio. La sua musica comincia a possedere un crisma di riconoscibilità sul finire degli anni ‘80, volgendo a un linguaggio che assorbe elementi derivati dalla musica popolare. È in questo periodo che hanno inizio le collaborazioni con il teatro, il video e la danza. Tra questi, le composizioni per i balletti ‘Sul filo d’Orfeo’ (1984), ‘The wild man’ (1990) e ‘The Emperor’ (1991); ‘Time Out’ (1988), performance di teatro-danza concepita con lo scrittore Andrea De Carlo e rappresentata in Italia, Giappone e Stati Uniti dalla compagnia americana ISO Dance Theatre; ‘Salgari (Per terra e per mare)’ (1995), opera-balletto commissionata dall’Arena di Verona con testi di Emilio Salgari, Rabindranath Tagore, Charles Duke JR e presentata in prima mondiale sempre all’Arena con la coreografia di Daniel Ezralow e le scene dello statunitense Jerome Sirlin; e ‘E. A. Poe’ (1997), ‘ideale’ colonna sonora di pellicole della stagione del muto. L’album ‘Le onde’ (1996), pubblicato da Bmg Ricordi, rappresenta un momento essenziale nella sua carriera, al suo primo lavoro solista vero e proprio.
‘Stanze’ (1990) raccoglieva infatti 16 composizione a sua firma, ma l’interpretazione era stata affidata a Cecilia Chailly, pioniera dell’arpa elettrica. L’atteso seguito si concretizza nel 1999: si intitola ‘Eden Roc’ ed esce sempre su etichetta Bmg Ricordi. Sul finire del 2001 è tempo di ‘I Giorni’ (Bmg Ricordi). Una dozzina di brani per piano solo, composti appositamente per fotografare la creatività di un musicista in piena libertà espressiva, che danno vita «a una sorta di riflessione in musica e/o a un ricamo dell’anima», sulla scia di un viaggio africano. Il 2003 è caratterizzato da puntuali ‘tutto esaurito’ nelle sale teatrali dove si esibisce: in Italia come all’estero. In primis, in Gran Bretagna dove nel frattempo esce la ‘Echoes (The Einaudi Collection)’, la prima raccolta di successi dei suoi primi quattro album da solista, che supererà quota 100mila copie vendute, e dove nel 2004 è protagonista di ben otto concerti salutati con applausi a scena aperta e da critiche entusiaste. Sempre nel 2003 è la volta del doppio live ‘LaScala: Concert 03’ registrazione del concerto che si è tenuto al Teatro degli Arcimboldi di Milano: un intenso confronto fra musica da camera e musica popolare, condito delle suggestioni di tante colonne sonore di successo. Intenso e proficuo l’impegno sul fronte musiche per i film. Ludovico Einaudi comincia componendo per due pellicole di Michele Sordillo: ‘Da qualche parte in città’ (1994) e ‘Acquario’ (1996), per il quale si aggiudica la ‘Grolla d’oro’ per la miglior colonna sonora; per proseguire poi nel 1998 con ‘Treno di panna’, l’unico film di Andrea De Carlo. Nello stesso anno esce la colonna sonora di ‘Giorni dispari’ dell’esordiente Dominick Tambasco, mentre alcuni estratti da ‘Le onde’ (il brano omonimo e ‘Canzone popolare’) vengono inseriti in ‘Aprile’ di Nanni Moretti. Il 2000 è l’anno della consacrazione, oltre a ‘Un delitto impossibile’ di Antonello Grimaldi, firma le musiche originali per ‘Fuori dal mondo’ di Giuseppe Piccioni, pellicola chiamata a rappresentare l’Italia all’Oscar, per il quale ottiene nel 2002 l’ambito riconoscimento ‘Echo klassik’ in Germania. Il connubio con Piccioni si ripete l’anno successivo con ‘Luce dei miei occhi’, migliore colonna sonora agli ‘Italian music awards’ 2002. Sono di Einaudi anche le musiche per ‘Le parole di mio padre’ di Francesca Comencini e di ‘Alexandria’ di Maria Iliou, tutte e due usciti nel 2001. Il 2002 è l’anno di uscita della colonna sonora di ‘Zhivago’, film per la televisione tratto dal ‘Dottor Zivago’ di Boris Pasternak diretto da Giacomo Campiotti, prodotto nel Regno Unito e trasmesso in tutto il mondo. Ricordato che la composizione ‘La linea scura’ (da ‘Le onde’) trova spazio nella colonna sonora di ‘Fame chimica’ pellicola indipendente milanese del 1993 diretta dalla coppia di registi Paolo Vari e Antonio Bocola, all’inizio del 2004 è nei negozi la sua ultima colonna sonora: ‘Sotto falso nome’ di Roberto Andò.