Remo Anzovino Trio
"Igloo"

VENERDì 11 MARZO 2011
ORE 21:00
Acquista Biglietti

VENERDì
11 MARZO 2011
ore 21:00

AUDITORIUM GAZZOLI –
TERNI

 

REMO ANZOVINO, pianoforte
MARCO ANZOVINO, chitarre
GIANNI FASSETTA, fisarmonica

       

Remo Anzovino propone dal vivo, in esclusiva regionale, il suo ultimo album Igloo, racconti in musica senza parole. Gino Castaldo, sulle pagine di Repubblica, lo ha definito “la nuova rivelazione della musica strumentale italiana”. In effetti, la musica di Remo Anzovino è affascinante ed evocativa come assai di rado capita di ascoltare. Anzovino è stato in grado di conquistare senza riserve una platea esigente come quella del celebre jazz club milanese Blue Note. La sua musicalità non è però difficile o austera, bensì immediata e diretta. Le sue composizioni rapiscono l’ascoltatore che non ha che da abbandonarsi alla passione o alla malinconia che di volta in volta viene in lui suscitata, in una storia che, come lo stesso autore suggerisce, non ha bisogno di parole per essere raccontata. “Questo album rappresenta un ideale ponte tra la musica classica e il jazz contemporaneo. Un progetto fortemente innovativo in cui ogni steccato di genere è abbattuto, e in cui suoni e personalità artistiche apparentemente distanti si incontrano, su un terreno comune, nel rifugio della più vera creatività.”

REMO ANZOVINO

Compositore e pianista di Pordenone, classe ’76, è anche avvocato penalista (si è laureato con il massimo dei voti e la lode in giurisprudenza a 24 anni con una tesi in diritto penale sui casi di favoreggiamento del cliente da parte dell’avvocato difensore). Il suo stile si è sviluppato attraverso l’esperienza di musicista per il cinema, per il teatro e per la pubblicità. In questo campo ha realizzato più di 50 produzioni. In particolare, Anzovino ha composto le musiche per i maggiori capolavori del cinema muto (più di trenta pellicole) collaborando con prestigiose cineteche e componendo colonne sonore originali presentate ai principali festival e rassegne internazionali. Tra le numerose pellicole musicate ricordiamo: “Metropolis” di Lang, “Nosferatu” e “Tabù” di Murnau, “The Cameraman” e “Navigator” di Buster Keaton, “Il gabinetto del dr. Caligari” di Wiene, “Diario di una donna perduta” e “I misteri di un’anima” di Pabst, “Il Circo” di Chaplin. Il modo di comporre di Remo Anzovino rifugge dalle convenzioni e dagli stereotipi; il suo linguaggio musicale, ormai inconfondibile, si è andato affinando attraverso i continui riferimenti al jazz, alla musica classica, alla musica popolare, alla grande musica da film e all’opera. Di Remo Anzovino si accorgono le storiche trasmissioni di Radio Rai (Stereonotte, Notturno Italiano, Hollywood Party, Fahrenheit), ma anche il primo network commerciale italiano: Radio Deejay. Alessio Bertallot definisce Anzovino “un musicista straordinario, un maestro della descrizione delle emozioni, che ha la magia di Rota e Morricone” e lo invita per un concerto in diretta radiofonica, dagli studi di Milano. Parte così una tournée nelle principali città italiane, culminata nel concerto romano all’Auditorium Parco della Musica. I suoi album precedenti, “Dispari” (2006) e “Tabù” (2008), hanno riscosso un sorprendente successo, rimanendo a lungo tra i dischi jazz italiani più scaricati tramite la piattaforma iTunes.

Remo Anzovino Trio
"Igloo"

VENERDì 11 MARZO 2011
ORE 21:00
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TERNI

 

REMO ANZOVINO, pianoforte
MARCO ANZOVINO, chitarre
GIANNI FASSETTA, fisarmonica

       

Remo Anzovino propone dal vivo, in esclusiva regionale, il suo ultimo album Igloo, racconti in musica senza parole. Gino Castaldo, sulle pagine di Repubblica, lo ha definito “la nuova rivelazione della musica strumentale italiana”. In effetti, la musica di Remo Anzovino è affascinante ed evocativa come assai di rado capita di ascoltare. Anzovino è stato in grado di conquistare senza riserve una platea esigente come quella del celebre jazz club milanese Blue Note. La sua musicalità non è però difficile o austera, bensì immediata e diretta. Le sue composizioni rapiscono l’ascoltatore che non ha che da abbandonarsi alla passione o alla malinconia che di volta in volta viene in lui suscitata, in una storia che, come lo stesso autore suggerisce, non ha bisogno di parole per essere raccontata. “Questo album rappresenta un ideale ponte tra la musica classica e il jazz contemporaneo. Un progetto fortemente innovativo in cui ogni steccato di genere è abbattuto, e in cui suoni e personalità artistiche apparentemente distanti si incontrano, su un terreno comune, nel rifugio della più vera creatività.”

REMO ANZOVINO

Compositore e pianista di Pordenone, classe ’76, è anche avvocato penalista (si è laureato con il massimo dei voti e la lode in giurisprudenza a 24 anni con una tesi in diritto penale sui casi di favoreggiamento del cliente da parte dell’avvocato difensore). Il suo stile si è sviluppato attraverso l’esperienza di musicista per il cinema, per il teatro e per la pubblicità. In questo campo ha realizzato più di 50 produzioni. In particolare, Anzovino ha composto le musiche per i maggiori capolavori del cinema muto (più di trenta pellicole) collaborando con prestigiose cineteche e componendo colonne sonore originali presentate ai principali festival e rassegne internazionali. Tra le numerose pellicole musicate ricordiamo: “Metropolis” di Lang, “Nosferatu” e “Tabù” di Murnau, “The Cameraman” e “Navigator” di Buster Keaton, “Il gabinetto del dr. Caligari” di Wiene, “Diario di una donna perduta” e “I misteri di un’anima” di Pabst, “Il Circo” di Chaplin. Il modo di comporre di Remo Anzovino rifugge dalle convenzioni e dagli stereotipi; il suo linguaggio musicale, ormai inconfondibile, si è andato affinando attraverso i continui riferimenti al jazz, alla musica classica, alla musica popolare, alla grande musica da film e all’opera. Di Remo Anzovino si accorgono le storiche trasmissioni di Radio Rai (Stereonotte, Notturno Italiano, Hollywood Party, Fahrenheit), ma anche il primo network commerciale italiano: Radio Deejay. Alessio Bertallot definisce Anzovino “un musicista straordinario, un maestro della descrizione delle emozioni, che ha la magia di Rota e Morricone” e lo invita per un concerto in diretta radiofonica, dagli studi di Milano. Parte così una tournée nelle principali città italiane, culminata nel concerto romano all’Auditorium Parco della Musica. I suoi album precedenti, “Dispari” (2006) e “Tabù” (2008), hanno riscosso un sorprendente successo, rimanendo a lungo tra i dischi jazz italiani più scaricati tramite la piattaforma iTunes.