Tingvall Trio
Cirklar

VENERDÌ 23 MARZO 2018
ORE 21:00
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VENERDÌ
23 MARZO 2018 

ore 21:00

AUDITORIUM GAZZOLI
TERNI

INTERO € 20,00
RIDOTTO € 17,00

MARTIN TINGVALL • pianoforte
JÜRGEN SPIEGEL • batteria
OMAR RODRIGUEZ CALVO • contrabbasso

       

Il trio jazz – pianista, contrabbassista, batterista – una delle formazioni più classiche della storia di questo genere di musica, sta vivendo oggi un clamoroso revival. Emergere dal panorama in questo frangente è dunque assai complesso. Il Tingvall Trio – cioè Martin Tingvall, Omar Rodriguez Calvo, Jürgen Spiegel: uno svedese, un cubano e un tedesco, tutti di base ad Amburgo – spicca fra l’enorme offerta, come il consenso del pubblico e della critica specialistica testimoniano. Si sono esibiti in concerti in più di 30 paesi, ottenendo invidiabili riconoscimenti come l’ECHO Jazz nelle categorie ‘Ensemble of the Year’ e ‘Live Act of the Year’. Nella loro città sono stati invitati a ‘collaudare’ con un concerto speciale l’acustica della Elbphilharmonie, avveniristica sala da concerto di recente inaugurata.
Il loro ultimo album è uscito nell’agosto del 2017 e si intitola Cirklar. Il pianista e leader del gruppo, Martin Tingvall, così si esprime: “Le canzoni sono sempre un principio per noi. Con quest’album ho provato a comporre in un modo che ci indichi nuove direzioni. Siamo alla ricerca di nuove forme d’espressione, ma allo stesso tempo vogliamo continuare a essere riconosciuti come il Tingvall Trio. Questa volta però il fulcro è la musica, non il trio. Ogni pezzo è una sfida, un gioco, un dramma che gira in circolo (“Cirklar”) finché non si esaurisce”. Uno dei brani dell’album si chiama Bumerang: un pezzo che inizia con poderoso e pulsante attacco di batteria, seguito da un episodio melodico ripetutamente diretto verso l’ascoltatore proprio come un’onda verso la costa, prima di sparire definitivamente. “Talvolta la percezione del tempo è contraddittoria – afferma Tingvall – la generazione dei miei genitori sta invecchiando, il passare del tempo sembra per loro scandito ad un ritmo completamente diverso dal mio. La frenesia rende la mia vita quasi surreale rispetto alla loro.” Un concetto espresso in Evighetsmaskinen (‘Macchina dell’eternità’). Per niente tipico del trio, questo brano è costituito da sonorità meditative e ritmi che sembrano dilatati.